Dal 1° gennaio 2019 per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato vanno emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio (SdI); l’introduzione di tale obbligo ha creato qualche perplessità tra gli operatori circa il trattamento delle autofatture emesse per l’estrazione dei beni da un deposito Iva.
Con la nota n. 73328/RU del 12.07.2019 l’Agenzia delle dogane fornisce ulteriori chiarimenti in materia. In linea generale, viene ribadito che i depositi Iva e l’estrazione dei beni dagli stessi non si sottraggono alle regole generali in materia di fatturazione elettronica, fatta eccezione per i rapporti con soggetti non residenti o non stabiliti in Italia, i quali possono procedervi su base volontaria.