Il periodo emergenziale causato dalla diffusione del COVID-19 ha determinato, tra le molteplici conseguenze, la difficoltà di procurarsi presso gli Uffici doganali i certificati di circolazione visto anche l'interesse delle ditte per una procedura di rilascio semplificata degli A.TR., che appunto evita di recarsi in Dogana in occasione di ogni spedizione.

L’A.TR. è un certificato che, negli scambi tra UE e Turchia, consente alle merci di godere di un trattamento daziario preferenziale.

L’art. 11 della Decisione, in deroga a quanto indicato dall’art. 7 relativo alla procedura ordinaria, prevede la possibilità di rilasciare in procedura semplificata l’A.TR.  In particolare, la disposizione citata dispone quanto segue: “Le autorità doganali dello Stato di esportazione possono autorizzare qualsiasi esportatore, qui di seguito denominato «esportatore autorizzato», che effettua frequentemente spedizioni per le quali possono venire rilasciati certificati di circolazione delle merci A.TR. e che offre alle autorità competenti tutte le garanzie necessarie per il controllo del carattere delle merci, a non presentare all'ufficio doganale dello Stato di esportazione al momento dell'esportazione né le merci né la richiesta di un certificato di circolazione delle merci A.TR. relativo a tali merci …”.

Le autorità doganali concedono dunque l’autorizzazione allo status di esportatore autorizzato agli esportatori che offrano tutte le garanzie necessarie

E' stabilito, a discrezione delle autorità competenti, che il riquadro riservato al visto da parte della dogana possa recare l’impronta del timbro dell’Ufficio doganale competente dello Stato di esportazione e la firma manoscritta, o non, di un funzionario dell’ufficio (nella casella n.8 “osservazioni” del certificato di circolazione A.TR. è inserita, in una delle lingue dell’Unione, la dicitura: “procedura semplificata”), oppure, detta autorizzazione deve essere stampigliata dall’esportatore autorizzato con l’impronta di un timbro speciale ammesso dalle autorità doganali.

Pertanto potrebbe essere una buona opportunità per tutti gli operatori esportatori autorizzati e non che effettuano spesso esportazioni verso la Turchia

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