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Accordo Commerciale UE-USA: Tregua sui Dazi con un Tetto al 15% e Nuovi Impegni Strategici

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In una mossa significativa per le relazioni commerciali transatlantiche, l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno siglato un importante accordo per porre fine alla recente escalation dei dazi. L'intesa, raggiunta dopo lunghe trattative e formalizzata in una dichiarazione congiunta il 21 agosto 2025, stabilisce un tetto tariffario massimo del 15% per i prodotti europei esportati verso gli USA, in cambio di considerevoli concessioni tariffarie e impegni finanziari da parte dell'UE.

Questo accordo rappresenta un punto di svolta per le due maggiori economie mondiali, i cui scambi bilaterali ammontano a circa 1,7 trilioni di dollari all'anno, pari al 44% del PIL globale.

Analisi dell'Accordo: Le Nuove Tariffe USA

Il cuore dell'intesa è l'introduzione di una soglia tariffaria globale massima del 15% per i beni provenienti dall'UE. A differenza di altri accordi statunitensi, questa tariffa non si sommerà ai dazi preesistenti (i cosiddetti dazi MFN), ma li assorbirà completamente. I dazi MFN continueranno ad essere applicati solo se superiori al 15%, senza ulteriori oneri.

Prodotti Industriali: Beneficeranno di una tariffa unica massima del 15%.

  • Acciaio e Alluminio: Restano esclusi da questa tariffa unica i dazi su acciaio, alluminio e i loro derivati, che attualmente scontano un'aliquota del 50%. I negoziati proseguono per l'introduzione di un sistema di quote.

  • Settore Automotive: Dopo un'iniziale confusione dovuta a diverse basi giuridiche, l'accordo chiarisce che anche i dazi sul settore auto, precedentemente colpiti da una tariffa aggiuntiva che portava il totale al 27,5%, saranno assorbiti nel tetto massimo del 15%. Si tratta di un segnale molto positivo, considerando che nel 2024 l'UE ha esportato auto negli USA per un valore di 38,9 miliardi di euro.

  • Farmaci: L'intesa prevede un'esenzione totale dai dazi per i farmaci generici europei, i loro principi attivi e precursori chimici, in linea con l'accordo dell'Uruguay Round del 1995. Per gli altri prodotti farmaceutici, eventuali dazi futuri non potranno superare la soglia del 15%.

Le Concessioni e gli Impegni dell'Unione Europea

Per ottenere questa fondamentale riduzione tariffaria, l'Unione Europea ha messo sul tavolo una serie di concessioni significative, formalizzate in due proposte legislative della Commissione Europea.

  • Beni Industriali USA: Bruxelles si è impegnata a eliminare completamente i dazi su tutti i prodotti industriali statunitensi, incluse automobili (che passano dal 10% allo 0%), macchinari, componentistica, legno, carta e ceramica.

  • Prodotti Agricoli e Ittici: L'UE garantirà accesso preferenziale a dazio zero per molti prodotti "non sensibili" americani, come frutti di mare, merluzzo, frutta a guscio, cereali e alcune carni, attraverso specifici contingenti tariffari. Resteranno invece esclusi prodotti considerati "sensibili" come carne bovina, pollame e riso. Sarà inoltre estesa l'esenzione tariffaria per l'aragosta statunitense.

A questi si aggiungono impegni strategici e finanziari di vasta portata:

  • Acquisto di Chip: Un impegno all'acquisto costante di chip per l'intelligenza artificiale dagli USA per un valore di circa 40 miliardi di dollari.

  • Import di Gas Naturale Liquefatto (GNL): L'importazione di GNL statunitense per un totale di 750 miliardi di dollari entro il 2027.

  • Investimenti: Bruxelles dovrà destinare almeno 600 miliardi di dollari in investimenti nei principali settori dell'economia americana entro il 2029.

Oltre i Dazi: Riduzione delle Barriere Non Tariffarie

L'accordo non si limita alle tariffe. Prevede anche un impegno congiunto per la riduzione delle barriere non tariffarie, tra cui:

  • Il reciproco riconoscimento degli standard nel settore automobilistico.

  • La semplificazione dei requisiti per i certificati sanitari su carne di maiale e prodotti lattiero-caseari.

  • L'impegno dell'UE a introdurre flessibilità nell'attuazione di normative ambientali come il regolamento sulla deforestazione (EUDR) e il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), per venire incontro alle preoccupazioni espresse dagli USA.

La Grande Esclusione: Il Settore Vinicolo

Una nota dolente dell'accordo è la totale esclusione del comparto vinicolo, un settore strategico per l'export italiano ed europeo. I vini italiani, che nel 2024 hanno registrato esportazioni verso gli USA per 5,3 miliardi di euro, sono ora soggetti a una tariffa piatta che penalizza soprattutto i prodotti di alto valore, minandone la competitività. È essenziale che i negoziati proseguano per includere anche il vino tra le categorie protette dall'accordo.

Durata e Clausole di Salvaguardia

Le concessioni tariffarie previste dall'accordo hanno, in linea di principio, durata illimitata. Tuttavia, l'UE ha inserito un'importante clausola di salvaguardia: si riserva il diritto di sospendere le misure qualora gli Stati Uniti non rispettino gli impegni presi. È inoltre prevista la possibilità di introdurre ulteriori misure di protezione se le importazioni dagli USA dovessero arrecare un grave pregiudizio all'industria europea.

In conclusione, l'accordo rappresenta una tregua costosa ma fondamentale, che porta stabilità in settori chiave come l'automotive, ma lascia aperte questioni critiche, come quella del settore vinicolo. Per le aziende che operano nell'interscambio UE-USA, si aprono nuove prospettive e sfide che richiederanno un'attenta analisi delle nuove normative tariffarie e non.