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Circolare n. 3/2025 dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: Chiarimenti sull'Applicazione delle Sanzioni Tributarie

L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha recentemente pubblicato la Circolare n. 3/2025, un documento di fondamentale importanza per l'interpretazione e l'applicazione delle nuove sanzioni tributarie introdotte dal D.Lgs. N. 141 del 2024. La circolare si propone di fornire chiarimenti interpretativi cruciali, in particolare riguardo al rapporto tra la nuova normativa sanzionatoria e il principio del "favor rei".

Il Contesto Normativo: D.Lgs. 141/2024 e il Sistema Sanzionatorio

La circolare prende le mosse dall'art. 7, comma 3, del D.lgs. 141/2024, che così dispone: "Le sanzioni amministrative di cui all'allegato 1 e all'articolo 3 si applicano alle violazioni commesse a partire dalla data di entrata in vigore del presente decreto". Questa norma si riferisce al nuovo regime sanzionatorio introdotto dalle "Disposizioni nazionali complementari al Codice doganale dell'Unione" (D.lgs. 141/2024, Allegato 1), nonché alle modifiche apportate dallo stesso decreto al Testo unico sulle accise (D.lgs. 504/95).

Il Dubbio Interpretativo: Deroga al Principio del Favor Rei?

La circolare affronta un nodo cruciale: se la disposizione di cui all'art. 7, comma 3, del D.lgs. 141/2024, nel sancire la sua efficacia temporale con decorrenza "ex nunc", debba intendersi come deroga al principio del "favor rei" di cui all'art. 3, comma 3, del D.lgs. 472/1997.

Il principio del favor rei, cardine del diritto sanzionatorio, stabilisce che "Se la legge in vigore al momento in cui è stata commessa la violazione e le leggi posteriori stabiliscono sanzioni di entità diversa, si applica la legge più favorevole, salvo che il provvedimento di irrogazione sia divenuto definitivo".

Nel caso specifico, il dubbio sorgeva in quanto le nuove sanzioni previste dal D.lgs. 141/2024 sono, in linea generale, più favorevoli (lex mitior) rispetto a quelle previgenti. La questione è quindi se l'art. 7, comma 3, del D.lgs. 141/2024 precluda o meno la retroattività di questo trattamento sanzionatorio più favorevole alle violazioni commesse prima dell'entrata in vigore del decreto.

Il Precedente Giurisprudenziale: Sentenza della Corte di Cassazione n. 1274/2025

La circolare richiama una recente e rilevante pronuncia della Corte di Cassazione (sentenza n. 1274 del 19/01/2025) che ha affrontato un tema analogo con riferimento all'art. 5 del D.lgs. 87/2024, un'altra disposizione che, nel contesto della revisione del sistema sanzionatorio tributario, ha introdotto una norma simile.

La Corte di Cassazione, in quella sede, ha confermato che la norma in questione introduce una deroga al principio del favor rei, ma ne ha statuito la piena legittimità. In particolare, la Corte ha affermato che "l'irretroattività disposta dal citato art. 5 [...] per le nuove sanzioni, complessivamente più favorevoli per il contribuente, si colloca in un contesto, interno ed esterno, che accompagna la rimeditazione dell'intero sistema sanzionatorio".

La Corte ha inoltre sottolineato che una riforma del sistema tributario, in cui la previsione di un minor carico sanzionatorio si relaziona a una modifica radicale del rapporto Fisco/Contribuente, giustifica ampiamente l'irretroattività della nuova disciplina sanzionatoria, senza che ciò possa essere tacciato di violazione dei diritti presidiati dagli artt. 3 e 53 Cost.

Le Conclusioni della Circolare n. 3/2025

Alla luce della pronuncia della Corte di Cassazione e della sua estensibilità in punto di principio, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con la Circolare n. 3/2025, chiarisce che alle violazioni commesse prima dell'entrata in vigore del D.lgs. 141/2024 restano applicabili i regimi sanzionatori previsti pro-tempore dal D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 (T.U.L.D.) e dal D.lgs. 504/95.

Ciò in osservanza del principio di irretroattività delle sanzioni introdotte dal D.lgs. 141/2024, ancorché più favorevoli, sancito dalla Suprema Corte di Cassazione.

La circolare invita le Direzioni Territoriali a vigilare sull'uniforme applicazione di queste indicazioni.

Implicazioni e Considerazioni Finali

La Circolare n. 3/2025 riveste un'importanza notevole per gli operatori del settore doganale e tributario. Essa fornisce un'interpretazione chiara e autorevole di una questione delicata come l'applicazione nel tempo delle sanzioni tributarie, in particolare alla luce del principio del favor rei.

La circolare, in linea con la giurisprudenza della Corte di Cassazione, evidenzia come, nel contesto di una riforma complessiva del sistema sanzionatorio, il principio della retroattività della lex mitior possa essere derogato per garantire la coerenza e l'effettività della riforma stessa.

Questo orientamento, pur potendo suscitare dibattiti, si inserisce in un quadro più ampio di evoluzione del diritto tributario e del rapporto tra Fisco e contribuente, in cui la certezza del diritto e la stabilità delle nuove disposizioni sono considerate elementi essenziali.

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