Semplificazione del Valore in Dogana: Guida alle Nuove Direttive 2025
L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha recentemente pubblicato la Circolare n. 30/2025, un documento fondamentale che sostituisce integralmente le precedenti istruzioni e delinea il futuro della semplificazione doganale in Italia. Questa riforma si focalizza sull'Articolo 73 del Codice Doganale dell'Unione (CDU), lo strumento che permette agli importatori di determinare forfettariamente quegli elementi del valore (come royalties o costi di trasporto) che non sono certi al momento del passaggio della merce in frontiera.
Perché è una svolta per gli importatori?
In passato, l'incertezza su alcuni costi costringeva le aziende a ricorrere costantemente alle dichiarazioni semplificate, con l'obbligo di integrazioni successive che generavano un carico amministrativo enorme. La nuova normativa mira a ridurre questi costi, consentendo di definire una formula di calcolo basata su dati storici e contabili oggettivi.
I requisiti per l'autorizzazione
Per ottenere l'autorizzazione (definita CVA - Customs Value Authorization), l'operatore economico deve soddisfare requisiti stringenti, molto simili a quelli richiesti per la certificazione AEO:
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Affidabilità: Assenza di violazioni gravi della normativa doganale e fiscale.
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Controllo Contabile: Un sistema gestionale che permetta controlli trasparenti e la tracciabilità totale delle transazioni.
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Proporzionalità: Dimostrare che il costo per gestire le dichiarazioni ordinarie sarebbe sproporzionato rispetto al beneficio.
Le novità procedurali
Una delle trasformazioni più rilevanti riguarda la digitalizzazione. Tutte le istanze devono essere presentate tramite il Trader Portal del CDS. Il sistema unionale diventa l'unico canale di comunicazione tra azienda e autorità.
Inoltre, la circolare introduce una semplificazione sulla durata: le autorizzazioni emesse dopo il 31 dicembre 2025 saranno prive di scadenza. Tuttavia, questo non significa assenza di controlli. L'Ufficio Origine e Valore avvierà un monitoraggio annuale per verificare che le condizioni soggettive e oggettive permangano nel tempo e che le formule di calcolo applicate siano ancora attuali rispetto all'andamento del mercato.
Tempistiche e vantaggi per gli operatori qualificati
Il procedimento autorizzativo standard prevede un massimo di 120 giorni dall'accettazione della domanda. Tuttavia, per le aziende in possesso dello status di Operatore Economico Autorizzato (AEO), l'amministrazione si impegna a chiudere l'istruttoria in 90 giorni. Questo riconosce implicitamente l'affidabilità già verificata del soggetto, accelerando l'accesso ai benefici economici della semplificazione.
Conclusioni
Le nuove disposizioni entreranno pienamente in vigore il 1° dicembre 2025. Per le imprese che operano regolarmente con l'estero, è il momento di revisionare i propri contratti di licenza e le modalità di calcolo del valore di transazione, per assicurarsi di non perdere i vantaggi di una gestione doganale più snella, moderna
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